Pochi giorni fa vi raccontavamo della chiusura della Chiesa del Purgatorio a causa di interventi di restauro all'ipogeo e alla grotta di San Cleto. La prima dicitura ci aveva insposettiti un po' e a far luce è oggi la Gazzetta del Mezzogiorno dove Luigi Elicio, corrispondente ruvese, ci illumina sul restauro.

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L’ ipogeo «nascosto» accanto alla famosa grotta di «San Cleto» (primo Vescovo, del 1350) fra un anno diventerà un ulteriore tassello nel mosaico turistico-culturale della città del Talos. Sono ripresi i lavori di restauro e allestimento «museografico» del sito archeologico posto nelle viscere della chiesa del Purgatorio (del 1700), a due passi dall’antica Cattedrale del XII secolo. Un progetto di completamento dei lavori finanziato dal ministero per i Beni e le attività culturali dietro il coordinamento e la supervisione della direzione regionale ministeriale, la Soprintendenza per i beni archeogologici della Puglia di Taranto guidata da Giuseppe Andreassi, che tra l’altro è il responsabile di tutto il procedimento dell’intervento di restauro. Importo dei lavori: 152mila euro per 365 giorni di cantiere al di sotto dell’antica chiesa. I lavori riguardano l’ipogeo e l’adiacente grotta di San Cleto che un paio d’anni fa riportarono alla luce, nascosti da un muro perimetrale, ulteriori ambienti e spazi sotto terra. Una scoperta straordinaria della Ruvo «sotterranea» che si dirama in lungo e in largo nei dintorni di chiese e immobili antichissimi. I lavori di recupero furono sospesi ed interrotti in attesa di risorse aggiuntive per proseguire l’opera di completamento.
    L’intervento di recupero e di allestimento museografico è partito giovedì scorso e durerà un anno. I lavori di restauro e consolidamento statico della chiesa furono avviati alcuni anni fa per sanare le lesioni e le ferite causate dagli effetti del terremoto che scosse il Molise nel 2002 fino a
propagarsi in diverse zone del barese. Una chiesa del 1700, sede al di sotto dell’importante ed antichissima «grotta» di San Cleto visitata da gruppi di turisti e studiosi a due passi dalla Cattedrale. Un intervento di recupero di 309mila euro allora, finanziati con fondi del ministero per i beni e attività culturali (legge 291/2003) e sempre sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza. Tra gli altri, uno dei 10 interventi di recupero annunciati allora dal vescovo mons. Luigi Martella su beni immobili e chiese della diocesi (tra Molfetta, Terlizzi, Giovinazzo e appunto Ruvo). Nel post terremoto la chiesa subì diverse crepe lungo la copertura delle due navate, incise dalla zona d’ingresso fino in fondo alla navata ricolma di affreschi.
    Dalle ceneri del terremoto all’allestimento del sito museografico.

 

La notizia si attendeva da tantissimo tempo: finalmente Ruvo avrà il proprio museo d’arte sacra. La sede prescelta sarà quella dell’ex convento dei Domenicani, nei pressi dell’altro museo (Jatta), in piazza Bovio. Per la precisione si tratta di una sezione cittadina del più grande museo diocesano inaugurato a Molfetta poche settimane fa da mons. Luigi Martella (Vescovo di Molfetta-Ruvo-Terlizzi e Giovinazzo). Una sezione d’arte sacra nell’ex convento che sembra, infatti, rientrare come primo tassello di una più ampia idea di museo civico San Domenico (pinacoteca Cantatore, sezione archeologica, arte contadina, ecc.). Sul museo d’arte sacra, infatti, si è già tenuto nei giorni scorsi un incontro formale a palazzo vescovile a Molfetta tra il sindaco, Michele Stragapede, accompagnato dal consigliere comunale ed ex sindaco, Lia Caldarola (delegata dopo le dimissioni dell’ex assessore alla Cultura, Mimmo Scarongella) e appunto mons. Martella per illustrare i termini dell’accordo e le intese. Una visita ricambiata a Ruvo dal Vescovo per un sopralluogo all’interno dell’antico convento ristrutturato per visionare gli spazi e la struttura messa a disposizione dall’amministrazione comunale. A sbloccare, infatti, la questione del museo d’arte sacra è stata una lettera del primo cittadino diretta al capo della Diocesi per avviare formalmente l’iter operativo. «Eccellentissimo Vescovo - ha scritto il sindaco Stragapede - faccio seguito ai contatti formali ed informali intercorsi per confermare che la civica amministrazione, onde dare risposte alle sollecitazioni della cittadinanza ruvese e al costante desiderio espresso dai sacerdoti locali, è nella condizione di mettere immediatamente a disposizione della Diocesi (a titolo di comodato gratuito per il tempo che verrà stabilito in convenzione) un’ala del prestigioso convento dei Domenicani e precisamente l’ala al primo piano, comprensiva degli attuali arredi con accesso autonomo da via Valle Noè, al fine dell’allocazione del Museo Diocesano». Una dichiarazione di disponibilità che ha fatto registrare, inoltre, l’intervento del «Capitolo dei Canonici» di Ruvo che in una lettera a firma del legale responsabile, don Mario Iurilli, indirizzata al Vescovo confermano di essere «stati tutti interlocutori e testimoni della volontà dell’amministrazione comunale di mettere a disposizione una sede adatta a raccogliere e sistemare degnamente i nostri beni culturali, opere d’arte del patrimonio di fede e di storia della nostra amata città, al fine di renderli fruibili al pubblico».

via | ruvodipugliaweb.it

 
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Il 26 luglio si festeggiano i genitori di Maria, i santi Anna e Gioacchino. La memoria di Gioacchino, nel nostro paese, è quasi sconosciuta o almeno non quanto quella dello stesso giorno per Anna che richiama il popolo in due feste di quartiere.
Il 26 luglio la comunità del Redentore in Piazza Matteotti tiene una piccola festa nell'antistante piazza. Nella chiesa si conserva un simulacro di Sant'Anna e Maria bambina in cartapesta del leccese Giuseppe Manzo.
Il 30 luglio i festeggiamenti si spostano nel quartiere di Fondo Marasco per la tradizionale festicciola allestita con tanto di festoni dal signor Juccio abitante in un vicolo poco distante. Nel pomeriggio viene esposto un piccolo quadro con la Santa e in tarda serata scoppiettano gli immancabili fuochi pirotecnici.

 

Lo leggete anche nella barra alla vostra destra. Oggi 16 luglio si festeggia la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Anche a Ruvo, come vi avevamo raccontato qualche giorno fà, si è tenuta oggi la Processione del simulacro barocco della Vergine e noi, come al solito, vi mostriamo a poche ora dal rientro della Processione le foto. Buona Visione!

 
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Sicuramente passando davanti alla Chiesa del Purgatorio in via Cattedrale, la troverete chiusa. Ma la causa non saranno nuovi orari di apertura.

Come recita un cartello scritto a mano posto accanto all'ingresso sinistro, la chiesa rimarrà chiusa a tempo indeterminato per il completamento dei lavori di restauro che interesseranno l'ipogeo sotto la chiesa e la grotta di San Cleto.

Ma qual'è questo ipogeo di cui parla il cartello?

Dovrebbe trattarsi quasi sicuramente delle due stanze sotto la navata sinistra della Chiesa con funzione di raccolta acqua per i romani e di luogo segreto di incontro dei primi cristiani ma niente di certo. Indagheremo e naturalmente vi faremo sapere...


 

L'ArciConfraternita del Carmine organizza per tutto il mese di Luglio eventi e celebrazioni collegate alla festa della Madonna del Carmine, venerata nell'omonima Chiesa su Via Cattedrale. Vi proponiamo la locandina con il programma dettagliato di eventi e celebrazioni.

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Vi riportiamo il programma dei festeggiamenti per la Madonna della Rigliosa nella quasi omonima via a pochi passi da Piazza Matteotti e riprendiamo un articolo apparso sul periodico Fermento edito dalla Comunità Parrochiale del Ss. Redentore nel luglio dello scorso anno.

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SABATO 11 LUGLIO 2009

FESTA DELLA MADONNA DELLA RIGLIOSA

durante la serata: spettacolo pirotecnico a devozione

 

 

Miei Cari,
quest’anno venticinquesimo del nostro camminare insieme viene a porre un altro bellissimo tassello che si aggiunge alla preghiera, all’impegno, alle iniziative pastorali registrate in questi stupendi anni: una strada del centro storico della nostra parrocchia viene riconsegnata alla Madonna. Sì, perché in quella via denominata nei secoli “Rigliosa” e deformata poi in “Rogliosa” esisteva una cappella dedicata a S. Maria della Rigliosa.
La scoperta è avvenuta da accurate mie ricerche storiche attinte dalla monumentale Platea della Arciconfraternita del Carmine di Ruvo in cui viene appunto annotata tale importante notizia. Era una prassi consolidata nel passato, quella di intitolare strade alla Madonna e ai santi. E nel territorio della nostra parrocchia sono tante le strade dedicate alla Annunziata, a S. Tommaso, a S. Antonio, a S. Caterina e a S. Giovanni Rotondo. Non si tratta di una riappropriazione indebita, ma è doverosa quella di dare alla Madonna un posto di onore in una strada di gente povera, ma buona, tanto devota alla Vergine che tornerà a benedire col suo materno sguardo quest’unica famiglia che vuole consacrarsi interamente a Lei.
Non ha voluto sottrarsi a questa gioia lo stesso nostro Vescovo don Gino che sabato 12 luglio sarà tra noi per benedire la Icona della Vergine che legittimamente si riappropria di questa strada e alla presenza del Sindaco di Ruvo e dei tantissimi parrocchiani e devoti della Madonna che le faranno festa.
Possa la Madonna della Rigliosa, che fa rima con “Donna Meravigliosa”, avvolgere nel suo manto non solo gli abitanti di quella strada ma tutta quanta la nostra comunità per ulteriori traguardi di bene e di una vita cristiana autenticamente vissuta e fortemente testimoniata.


Cordialmente
Don Vincenzo