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In attesa della Bit , Borsa Internazionale del Turismo che si terrà a Milano dal 17 al 20 febbraio 2011, si allunga l’elenco dei Comuni della Puglia che aderiscono al progetto di promozione turistico-religioso “PASQUA IN PUGLIA: La Settimana Santa” , arrivando ad oggi ad un numero complessivo di 21 comuni, dal Gargano allo Ionio.
“Una sempre più forte sensibilità da parte delle Amministrazioni comunali di quanto sia importante creare una sinergia fra i Comuni  per un’offerta turistica e culturale più ampia e diversificata – afferma Gaetano Armenio coordinatore del progetto – e quindi offrire la possibilità ai turisti, che vorranno trascorrere le feste pasquali nella nostra regione, di vivere emozioni indimenticabili .” 
La suggestiva “Passione Vivente” di Conversano e Ginosa, il corteo della “Desolata” di Canosa di Puglia, i riti processionali del Venerdì Santo di Conversano e i 47 gruppi statuari di Valenzano, offrono un panorama rappresentativo, sia dal punto di vista religioso, che storico e culturale, dei riti religiosi pasquali della nostra regione.

www.settimanasantainpuglia.it

 
Pubblichiamo il calendario delle feste religiose a Ruvo di Puglia per l'anno 2011 come indicato dal Sindaco nell'ordinanza del 26 gennaio.
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  1. Festa della Candelora, 2 febbraio
  2. Festa di San Biagio, 3 febbraio
  3. Festa di San Giuseppe, 19 marzo
  4. Festa della Madonna del Buon Consiglio, 26 aprile
  5. Festa della Santa Croce, 3 maggio
  6. Festa e Sagra della Madonna delle Grazie, 24 maggio
  7. Festa di Maria Ausiliatrice, 24 maggio
  8. Festa della Madonna del Carmelo, 16 luglio
  9. Festa dell'Ottavario del Corpus Domini, 2, 3 e 4 luglio
  10. Festa di Sant'Anna, 26 luglio
  11. Festa di San Rocco, 16 agosto
  12. Festa dell'Esaltazione della Croce, 14 settembre
  13. Festa della Madonna Addolorata, 15 settembre
  14. Festa dei 
  15. Festa della Madonna del Rosario, 31 ottobre
  16. Festa dell'Immacolata Concezione, 8 dicembre
  17. Festa di Santa Lucia, 13 dicembre

 
Si sono appena conclusi, con il tradizionale spettacolo pirotecnico, i festeggiamenti per San Biagio, vescovo e martire patrono della Città e della Diocesi. Prima di lasciarvi alla bella galleria fotografica con gli scatti di Biagio Stragapede, pubblichiamo un estratto della omelia per la messa pontificale del 3 febbraio 2009 del nostro Vescovo Mons. Luigi Martella che lascia a tutti noi ruvesi, attraverso la voce del nostro patrono, un importante messaggio di vita.

Ho riflettuto molto, in questi giorni precedenti la festa, ed ho pensato: cosa dirò ai cari fedeli di Ruvo? Non volevo sembrare ripetitivo, dopo la visita pastorale che mi ha portato nelle varie comunità parrocchiali, nelle scuole, nelle case, tra le associazioni, tra i gruppi, mi sembrava essere a corto di argomenti, pur nella convinzione che la Parola di Dio è inesauribile. Allora ho osato chiedere aiuto al mio grande confratello vescovo e martire S. Biagio. Gli ho chiesto: Tu che sai tutto, tu che sei presso Dio, ormai da tanti secoli e conosci bene il suo pensiero, cosa mi suggerisci? Al mio posto cosa diresti agli amici di Ruvo, ai quali so che ci tieni? 
Ho immaginato che S. Biagio fosse davvero interessato a quanto gli chiedevo, e abbozzandomi un sorriso, mi dicesse: Vedi, caro vescovo, innanzitutto vorrei che tu dicessi a questo popolo che gli voglio veramente bene e che per loro faccio di tutto per ingraziarmi il Principale (cioè Dio), il Figlio suo Gesù e la Madre, la Madonna. Per la verità non faccio molta fatica perché, come sempre, essi sono ben disposti con tutti. Dopo di che potrai assicurare ancora il caro popolo di Ruvo che sarò sempre a loro fianco e non ci sarà nulla che mi distoglierà dall’affetto per loro. Certo, mi farebbe piacere che tutti si ricordassero un po’ più non soltanto di me, ma soprattutto di Colui dal quale tutti veniamo e al quale tutti siamo destinati. Vorrei, insomma, che Dio fosse davvero al centro della vita di ciascuno.


Mons. Luigi Martella, Vescovo della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi
 
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Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della "pax" costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l'occidentale Costantino e l'orientale Licinio. Nell'VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana - in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti - e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. A quell'atto risale il rito della "benedizione della gola", compiuto con due candele incrociate. (Avvenire)
 
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Con la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, detta della Candelora, si aprono le feste religiose a Ruvo di Puglia nel 2011.
Il fulcro delle celebrazioni per la festa della Candelora è nella Chiesa di S. Domenico, sede della Confraternita della Purificazione-Addolorata. Nella Chiesa è conservata la tela della "Presentazione di Gesù al Tempio" di Giuseppe Mastroleo, di cui si riportano brevi note biografiche di seguito.
Nato a Napoli nel 1676, sarebbe divenuto uno più brillanti allievi dell'artista Paolo De Matteis, insieme a, tra gli altri, Nicola De Filippis e Bernardes Peresi Le sue opere, perlopiù di dubbia attribuzione poiché spesso confuse con quelle del suo maestro, sono sparse tra le chiese della Campania e dell'Italia Meridionale Le fonti lo dicono anche maestro del pittore spagnolo José Luzán, famoso per essere stato il primo insegnante artistico del celeberrimo Francisco Goya