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E' stata inaugurata ieri, 15 Aprile, la mostra fotografica "Il Fotografo e il Santo" dedicata al fotografo ruvese Gaetano Mastrorilli.
Già alla sua seconda tappa, dopo quella nel capoluogo barese, la mostra racconta attraverso scatti a colori e in bianco e nero lo splendido rapporto tra Gaetano Mastrorilli e colui che sarebbe poi diventato San Pio da Pietralcina. Un rapporto di fiducia e amicizia reciproca che ha portato il nostro Mastrorilli fin sulle pendici del Gargano, nel convento di S. Giovanni Rotondo.
La mostra è stata organizzata da Patrizia Mastrorilli, figlia del fotografo, in collaborazione con la Gelsorosso Casa Editrice, che ne ha curato l'allestimento, ed è stata portata a Ruvo, nell'antica cornice del Convento dei Domenicani, dall'Assessore alla Cultura, Turismo e Pubblica Istruzione Cleto Bucci e dal Sindaco del Comune di Ruvo di Puglia Michele Stragapede.
La mostra ripercorre la storia di San Pio da Pietralcina con scatti che ne raccontano la vita pubblica e quella privata, alcuni dei quali ricavati da film e documentari girati dallo stesso Mastrorilli per conto dei frati cappuccini.
Mastrorilli, nella veste di fotografo ufficiale del frate, scattò molti di quelli che diventeranno, negli anni, i soggetti per cartoline e santini e per i quali si prodigò personalmente nello scontorno "manuale" utilizzando il pennello e tempera bianca e nella colorazione a mano. E' sua, infatti, la foto più conosciuta del Santo scelta per la cerimonia di canonizzazione in Piazza San Pietro.
Durante la serata di presentazione, è stato proiettato uno spezzone inedito delle esequie del Santo, girato dallo stesso Mastrorilli, scoperto per caso dal genero, abbandonato in un cassetto.
Come una foto documenta, Mastrorilli era uno dei pochi presenti alla chiusura del sepolcro del Santo nella cripta della chiesa di S. Maria delle Grazie, il cui mosaico sull'altare maggiore è stato realizzato da una riproduzione fotografica realizzata dal fotografo ruvese.
La mostra si conclude con un importante omaggio alla sua città natale. Un pannello denso di fotografie originali, ritrae Mastrorilli come portatore della Pietà nella processione del Sabato Santo e non è, quindi, un caso che la mostra sia stata programmata proprio nella Settimana Santa. Mastrorilli, infatti, organizzava ogni anno un "gruppo di lavoro" per realizzare completi servizi fotografici sull'antica Processione che lo vedeva protagonista. Il rapporto tra Gaetano Mastrorilli e la sua Ruvo è stato sempre, seppur lontano, forte e vivo, tanto che passava, con le figlie e la moglie, molti fine settimana in una villa di sua proprietà nel territorio rubastino. Chiude l'intero percorso fotografico, che si snoda lungo il portico del Convento, la "sua" Cattedrale, foto scattata da Mastrorilli in bianco e nero al simbolo della sua città d'origine.


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