Tralasciando per un giorno il triste periodo quaresimale, oggi 19 marzo è secondo la tradizione cattolica la festa di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria e padre di Cristo.

A Ruvo di Puglia nella centralissima chiesa del Redentore è conservato un simulacro del santo realizzato in cartapesta dallo scultore G. Manzo (lo stesso della Pietà del Purgatorio e di San Anna del Redentore) nel 1907.
Per la festa si è organizzato un piccolo programma di festeggiamenti con la bassa banda all'esterno della chiesa nella centralissima Piazza Matteotti e in serata piccolo spettacolo pirotecnico nella stessa. Inoltre nei pressi della chiesa sono state allestite le bancarelle cariche delle "nocelle" (frutta secca) tipiche delle piccole feste cittadine.

In alto: riproduzione del santino distribuito durante la festa del 2001.


Allontanandoci da Ruvo e recandoci nel Salento, oggi si festeggia la ricorrenza imbandendo le tradizionali "Tavole di San Giuseppe".

Le Tavole di San Giuseppe sono grandi tavolate che le famiglie di alcuni paesi del Salento imbandiscono il 19 marzo di ogni anno in onore di San Giuseppe. Queste tavole sono realizzate con diverse pietanze che vanno dai lampascioni alle "rape", dai "vermiceddhri" (tipo di pasta con cavoli) al pesce fritto, dalle pittule alla zeppola, dal pane a forma di grossa ciambella ai finocchi e alle arance. Il tutto viene consumato a mezzogiorno del 19 marzo dai cosiddetti "santi" impersonati da amici o parenti delle famiglie che vanno da un numero minimo di tre (San Giuseppe, Gesù Bambino e la Madonna) a un numero massimo di tredici, sempre comunque di numero dispari.
I paesi che conservano intatta questa antichissima usanza sono: Giurdignano, Poggiardo, Uggiano la Chiesa, Cocumola, Minervino di Lecce, Casamassella, Otranto , Lizzano , San Marzano di San Giuseppe San Pietro Vernotico e San Donaci.


Informazioni e foto tratte da www.wikipedia.it


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