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Il countdown a destra parla chiaro: siamo in Quaresima. Altrettanto chiaro parla la vecchia donna che vedete sempre a destra.
Da oggi, infatti, le Quarantane vegliano sulle strade principali della nostra cittadina e scandiscono, giorno dopo giorno, i quaranta giorni che ci separano dalla Resurrezione del Signore.
Secondo una tradizione che si perde nei secoli, la Quarantana rappresenta la vedova del rubicondo Carnevale, morto per sovraffollamento intestinale, aveva mangiato davvero troppo.
La Quarantana è quindi vestita con gli abiti del lutto che, secondo la tradizione tramandata nei secoli di padre in figlio, devono essere rigorosamente in cotone o seta, unici tessuti infiammabili. Il corpo della donna è invece formato da un'anima in ferro ricoperta con fogli di giornale e buste in plastica per preservare il fantoccio dalle intemperie, non poche in questo periodo dell'anno.
Nelle mani della donna si scopre un vero e proprio tesoro popolare. Un fuso esorta, infatti, la gente al lavoro in attesa della Resurrezione. Il melograno, sostituito spesso da un'arancia, ricorda che il periodo primaverile, il più fertile dell'anno, sta arrivando e le sette penne di gallina conficcate in esso indicano le settimane di Quaresima e, settimana dopo settimana, diminuiscono.
Per quest'anno la Quarantana non sarà solo in carta e ossa per le strade della città ma il Blog della Settimana Santa ha deciso di regalarvi una sua versione virtuale che campeggerà per tutta la durata della Quaresima nella barra a destra. Domenica dopo Domenica le penne di gallina cadranno una ad una fino alla Domenica di Pasqua quando... bè questo lo scoprirete solo il prossimo 4 aprile!


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