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Il 15 settembre, come tradizione, la chiesa di San Domenico e tutta la chiesa cattolica onora la B.V. Maria Addolorata. Nella chiesa di San Domenico a Ruvo è conservato un pregevole manichino vestito della Vergine del 700 (una descrizione dettagliata qui).

Vi lasciamo a una bella preghiera stampata sull'opuscolo celebrativo della festa, curato dalla Confraternita della Purificazione-Addolorata, e con l'IMPRIMATUR del Vescovo Don Antonio Bello del 1° marzo 1993. L'opuscolo è riprodotto in testa.

Maria SS.ma Addolorata,
donna che ben conosci il patire, aiutaci a comprendere che il dolore non è l’ultima spiaggia dell’uomo. E’ solo il vestibolo obbligato da cui si passa per deporre i bagagli dei peccati propri, o degli altri.
Noi non osiamo chiederti nè il dono dell’anestesia, nè l’esenzione dalle tasse dell’amarezza. Ti preghiamo solo che, nel momento della prova, ci preservi dal pianto dei disperati.
Santa Maria Addolorata, nella tua irresistibile dolcezza nonostante le sette spade confitte nel cuore, se ti imploriamo di starci vicino nell’ora della nostra morte corporale, è perchè anche tu, la morte, l’hai sperimentata davvero.
Non tanto quella tua: quella l’hai “vissuta” per poco, poichè essa ha fermato le tue membra per pochi attimi appena, prima dell’ultimo leggerissimo slancio verso il cielo. Ma la morte assurda, violenta, del tuo Figlio.
Ti supplichiamo: rinnova per noi, tuoi devotissimi figli, nell’attimo supremo, la tenerezza che usasti per Gesù, quando “da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra”. In quelle ore tenebrose, disturbate solo dai rantoli del condannato, forse “danzasti” attorno alla Croce i tuoi lamenti di madre, implorando il ritorno del sole.
Ebbene, donna dell’eclisse totale, ripeti la danza attorno alle Croci dei tuoi figli. Se ci sei Tu, la luce non tarderà a spuntare. E anche il patibolo più tragico fiorirà come un albero in primavera.
Santa Maria Addolorata, facci capire che la festa è l’ultima vocazione dell’uomo.
Accresci, pertanto, le nostre riserve di coraggio.
Raddoppia le nostre provviste di amore.
Alimenta le lampade della speranza.
E fà che, nelle frequenti carestie di felicità che contrassegnano i nostri giorni, non smettiamo di attendere con fede colui che verrà finalmente a “mutare il lamento in danza e la veste di sacco in abito di gioia”.
Amen.

Ave o Maria, ecc.

Maria SS. Addolorata, prega per noi.

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